La fattura elettronica, per avere valenza fiscale deve rispettare precise caratteristiche capaci di garantire al documento fiscale inalterabilità e integrità nel tempo. In particolare il file XML (eXtensible Markup Language), generato secondo le specifiche fornite dall’Agenzia delle Entrate (il tracciato è stato recentemente aggiornato alla versione 1.6.1), deve essere sottoscritto con firma elettronica qualificata o digitale, non deve contenere codice eseguibile né macroistruzioni e deve essere trasmesso per via telematica al Sistema di Interscambio (SdI), incaricato di recapitarlo al destinatario.
Il file dell’e-fattura può essere predisposto mediante i sistemi informatici (procedura web, app e software) messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, o mediante software propri, o messi a disposizione da parte di un intermediario.
Dal momento che la fattura viene consegnata da SdI, il cliente che la riceve ha circa due settimane di tempo per restituire una risposta (notifica di cessionario/committente) di accettazione o rifiuto.
In pratica il sistema lascia al cliente questo margine di tempo per controllare la regolarità formale della fattura (oggetto della fattura, importi, presenza di CIG e CUP, indicazione della corretta aliquota IVA, indicazione dell’eventuale split payment, ecc.). Nei casi in cui il cliente non intraprende alcuna delle due azioni (accettazione o rifiuto), lo SdI invia una notifica di decorrenza termini di consegna.
Leggi tutto...